VIAREGGIO. Parla di “ennesima figuretta del Pd e del suo capogruppo (Matteo Martini, ndr) in Conferenza Capigruppo”, in una nota inviata alla stampa, il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Maximiliano Bertoni. Un intervento che fa seguito a quello di Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini. E che attacca duramente la maggioranza di centrosinistra.

“Questo conferma il ‘momento’ di confusione che, da nove mesi, attanaglia la maggioranza o quel che ne rimane. Martini infatti in apertura di seduta ha chiesto che venisse rimandata la discussione in consiglio comunale, richiesta a norma di articolo 27 del Regolamento del Consiglio Comunale, con 10 firme di tutti i consiglieri del Pd, sul bilancio consuntivo del 2013. Motivazione: l’assenza di documentazione.

“A questo punto però ci si è trovati di fronte ad un impasse. All’arrivo della documentazione sarà comunque fissato il consiglio comunale per l’approvazione del consuntivo e la relativa Commissione, per cui ci si chiede: per quale motivazione è stata fatta questa richiesta di discussione, a tutti gli effetti inutile e ridondante, che ribadisce solo il metodo di approvazione legale del bilancio sancito dalle leggi?

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“In compenso su questo punto tra una interruzione richiesta da Martini – che evidentemente non sapeva più che pesci pigliare – per conferire col neopresidente della Commissione Genick e con l’assessore Bertoli, un tira e molla per fissare o non fissare la discussione, sono stati persi quasi 30 minuti. A questo si aggiunge anche la richiesta – assai peregrina – di convocare già domani mattina (oggi, ndr), in somma urgenza immotivata, una Commissione Bilancio per l’approvazione del consuntivo 2013 i cui documenti, proprio con la scadenza di domani (20 giorni di anticipo rispetto alla discussione e approvazione in consiglio comunale che si dovrebbe svolgere – come spesso accade – all’ultimo minuto prima della scadenza del 30 Aprile) dovrebbero giungere.

“La richiesta ovviamente è stata respinta. Alla fine quindi cosa è stato concluso? Niente. Un imbarazzato Martini ha infatti chiesto al presidente del consiglio comunale di terminare la discussione sull’argomento e di andare avanti.

“A seguire poi altra discussione interminabile sulle date dei prossimi consigli comunali, tra l’esigenza di discutere la delibera per l’approvazione della delibera sul Regolamento per gli intrattenimenti musicali dei pubblici esercizi, forse un’ulteriore sul tema dello sport e tutte le mozioni – tra cui quella sul commercio da noi richiesta – che si sono accumulate da gennaio ad oggi e che richiederanno un minimo degno di discussione.

“Alla fine sono riuscito a far passare la mia proposta di due consigli comunali ravvicinati, il 22 e 23 aprile, a cavallo delle Pasqua e del 25 aprile, per smaltire l’ordine del giorno – uno non sarebbe mai stato sufficiente – attendere allo stesso tempo il ritorno del consigliere di Forza Italia Antonio Cima, non andare troppo avanti con la data e trovare tutti più o meno concordi – tranne qualcuno forse che voleva approfittare del ponte per le ferie.

matteo martini“Credo che questo compito di mediazione non mi spettasse assolutamente ma, stante l’incapacità del capogruppo del maggior partito di raggiungere un compromesso, l’ho svolto volentieri per il bene della città. Ad ogni modo in Comune c’è aria di conto alla rovescia prima del commissariamento, ormai questo è avvertito da tutti che abbiamo un minimo di intuito e capacità politica – il sindaco è quindi escluso.

“Pesantissime anche in questo caso le assenza dei consiglieri del Pd David Zappelli, che ha perso la presidenza della Commissione Ambiente, e Sandra Mei, che ha passato la mano nella Commissione Sociale: se questi sono i numeri ad oggi l’amministrazione non ha 13 necessari a far approvare il consuntivo 2013, né il 30 aprile né con la proroga prefettizia di 30 giorno.

“Perciò cercheremo di fare quel poco che ancora si può per discutere le nostre idee entro tali date, il resto si vedrà al momento. Insomma si vive seguendo l’adagio: del doman non v’è certezza”.

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